L’onda _un libro senza parole

La bellezza di questo libro sta nella sua studiata semplicità.

Lo può amare un bambino che non sa ancora leggere, che si entusiasma per il formato super orizzontale e per la storia lineare, totalmente alla sua portata.

Ma lo apprezza anche un adulto, magari professionista, educatore o illustratore che sia, andando a scovare in ogni pagina un dettaglio di bravura dell’autrice.

“L’onda” di Suzy Lee fa parte di una trilogia insieme a “Mirror” e “Ombra”, ed è in assoluto il mio preferito dei tre.

In questi libri si gioca con la piega centrale del libro, con la sua forma e dimensione, con la riflessione delle immagini, ma è un gioco così serio che ne è nato un altro libro, “La trilogia del limite”, in cui viene spiegato il “dietro le quinte” e si capisce che ogni singola pagina, ogni scelta è stata ben ponderata.



“L’onda” è il racconto di una bambina che sulla spiaggia gioca brevemente con un’onda capricciosa, finché non viene la mamma a portarla via.

I colori sono solo due: il nero a carboncino della bimba e l’azzurro tempera dell’acqua. Uno polveroso e uno liquido.

La loro complementarità materica è uno degli ingredienti della storia. Sono nati per bisticciare, ma è un gioco senza pericoli, che si conclude con delle gradite sorprese.. conchiglie e stelle marine!!


Osservandolo bene noterete che non c’è nulla di superfluo. Solo l’essenziale, ma tutto di altissima qualità.

Se avete bimbi piccoli cercatelo in biblioteca: potete offrire loro una storia semplice, una bella lezione di estetica (indiretta, per carità) e allo stesso tempo uno strumento per confrontarsi con la paura degli elementi naturali.

Se volete fare bella figura, potete regalarlo, magari a un bambino o bambina che sapete amare il mare e la spiaggia.